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Review of Venus in Furs (Penguin Classics)

"Dio lo ha punito e lo ha dato in mano a una donna". Ma "Venere in pelliccia" è molto più di questo. L'ideale di Severin è la donna crudele, senza pietà (d'altronde "io posso amare solo ciò che è al di sopra di me"), un fantasma che lo ossessiona e che, nella sua perversione, finirà per ucciderlo nell'animo. Wanda, la sua Venere, è in realtà inizialmente solo una donna fiera, caparbia, libera dal giogo maschile e che vive il suo amore in modo talmente spontaneo e puro da definire il matrimonio come il più celebre degli inganni ("chi ha inventato il matrimonio ha fatto bene ad aver inventato anche l'immortalità dell'anima"). L'amore non si può incatenare o domare, e chi vive accanto a una donna considerandola di sua proprietà (come un tesoro), s'inganna e anzi VUOLE essere ingannato. L'uomo tiene accanto a sé la donna per puro e semplice egoismo, altrimenti la lascerebbe andare se si accorgesse che l'amore provato da lei è ormai giunto al termine. Un termine che può essere prossimo o lontanissimo, ma che non si può escludere: impossibile imbrigliare questo sentimento, che è "il più mutevole nella mutevole esstenza umana". Severin, con le sue ossessioni, la trasformerà invece davvero nella sua Venere in pelliccia, soffrendo sì per le sue azioni insensibili e diaboliche, eppure trovando nel dolore fisico e mentale una sorta di piacere inspiegabile, razionalmente parlando. Lei, donna ostinata, entrerà a tal punto nella parte che si convincerà che l'uomo abbia due sole scelte nella vita: essere vittima o carnefice. E Wanda, vittima, non lo è mai stata, né ha intenzione di esserlo... Perché lei ama nel senso più vero che ci possa essere. Lei appartiene all'uomo che ama, ma non appena il suo sentimento finisce, ecco che non vuole più sentirsi legata a quella persona solo perché in passato lo è stata... non ci sono obblighi, c'è solo la felicità di un'emozione. Il libro gioca molto, almeno nella prima parte, nelle disquisizioni tra i due amanti su quale sia il vero significato dell'amore, e su come questo possa molto spesso trasformarsi in un mero comportamento di cortesia... o di consapevole inganno. La parte in cui Severin soffre per la crudeltà e per i brevi momenti d'amore che gli regala Wanda forse è un po' eccessiva... Severin accetta tradimenti, punizioni al limite dell'umano, per poi scoprire che... non continuo, lascio a voi il piacere di condividere le sorprese con lui! Termino con una riflessione finale del buon Severin, che elaborerà alla fine della sua esperienza: "chi si lascia frustare merita di esser frustato".
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Added by Neonsynth
13 years ago on 23 November 2010 19:31