
C'è da dire che, in generale, i racconti sui lupi mannari non mi hanno mai entusiasmato. L'idea di un "racconto-calendario" è anche buona, lo stile di King come al solito riesce a coinvolgere e a far immedesimare il lettore nelle descrizioni dell'ambiente, dei colori, delle atmosfere. Essendo però un'opera molto breve mancano del tutto le introspezioni dei vari personaggi, che a mio modo di vedere sono uno dei punti di forza del Re; un po' banale la conclusione, ma certo "Unico Indizio La Luna Piena" è nato sicuramente con uno scopo diverso da quelli che hanno dato alla luce molti alti lavori di King. Tutto sommato leggibile, ma siamo ben lontani dai suoi massimi livelli.