
Premetto che il mio sarà un giudizio da totale profano, che considera l'arte come emozione. Libro abbastanza ostico, soprattutto perché esamina, scandaglia ed esplora approfonditamente varie opere di cui non sono presenti immagini, dando inoltre per scontate molte conoscenze a livello tecnico. Ma soprattutto, lo dico chiaramente: troppe, troppe, troppe seghe mentali... Mi sta bene indagare oltre il significato più evidente di un quadro, ma quando si gira e si rigira per oltre ottanta pagine su argomenti metafisici solo per il gusto di filosofeggiare, contorcendo e posponendo le parole di una stessa proposizione... beh alla lunga, forse, si corre il rischio di diventare un po' noiosi; e, perché no, anche esagerati.