Tarantino è come il compagno di classe che - per primo - ti ha insegnato le parolacce, ti ha descritto le situazioni più inimmaginabili per la tua testa da piccino e ti ha fatto conoscere il lato sesso-violento della vita.
E lo fa (anche) con questo film..
Perchè questo è Grind-house ed erano le grind-house.
Il cinema che non si poteva vedere, quello che si doveva scavalcare di nascosto il recinto. Il cinema che nessuno ti consigliava.
Sale cinema dove di certo non passavano i grandi classici del cinema. Maratone notture di film d'exploitation, la serie B della serie B.
Partiva un film, il proiezionista ogni tanto si dimenticava di cambiare il rullo, ne perdeva alcuni, li montava in ordine sbagliato e pam - dopo un'oretta e poco più - ne partiva un altro.
E Grindhouse di Tarantino e Rodriguez è nato così, è Tarantino che ricorda tutto questo. E lo fa a suo modo.
E' un omaggio alle pussycats di Russ Meyer(per citarne uno), al nostro cinema italiano poliziesco e a centinaia di altre pellicole che ora, grazie a Tarantino, stiamo un po' rispolverando.
Come sempre, grazie Quentin.
Nella versione Americana Death Proof e Planet Terror sono uniti nello stesso film. In europa non l'avremmo capito e così ci hanno proposto due film separati e allungati.
Peccato, perchè Death Proof deve durare quella mezz'ora in meno, come era previsto.
Credo sia questo il motivo del tanto vociferare che vuole Death Proof come una caduta di Tarantino.
Ma alla fine Tarantino è Tarantino, il compagno di banco che dice le parolacce... e se non ti piace, puoi cambiare posto.
9/10