Il cambio di regia si fa sentire e la poca filmabilità del secondo volume di Stieg Larsson ancora di più. Il risultato è un film piatto e piuttosto noioso. Realizzato come si esegue un compitino scolastico, senza aver veramente adattato il romanzo al nuovo formato, ma semplicemente avendo fatto una traduzione che si è trasformata (per la mole delle pagine da trasportare) in un riassunto visivo che lascia il tempo che trova. Senza l'attrice protagonista sarebbe un film davvero mediocre, ma il personaggio che interpreta (benissimo) è talmente interessante che il film si risolleva senza comunque raggiungere il livello del precedente.
5/10