www.mousedoro.it/?p=8
Ascanio Celestini, dopo l'esperienza cinematografica come attore in Mio fratello è figlio unico, passa dietro la macchina da presa per mettere in scena un suo romanzo, La pecora nera, e parlare delle esperienze di chi ha vissuto tra le mura di un manicomio.
"Il manicomio è un condominio di santi. So' santi i poveri matti asini sotto le lenzuola cinesi, sudari di fabbricazione industriale, santa la suora che accanto alla lucetta sul comodino suo si illumina come un ex-voto." Trentacinque anni di manicomio per Nicola, e li racconta così, nel suo modo assurdo e fantastico, dove la realtà si mescola alla fantasia producendo inaspettati attimi di lucidità. Per lui, il mondo fuori dall'istituto non è poi così diverso da ciò che gli accade intorno.
Celestini racconta la vita dentro un istituto psichiatrico tra memorie e storie, un viaggio pieno di immaginazione e che si scontra con la concretezza delle paure più difficili da affrontare.
Ascanio Celestini, dopo l'esperienza cinematografica come attore in Mio fratello è figlio unico, passa dietro la macchina da presa per mettere in scena un suo romanzo, La pecora nera, e parlare delle esperienze di chi ha vissuto tra le mura di un manicomio.
"Il manicomio è un condominio di santi. So' santi i poveri matti asini sotto le lenzuola cinesi, sudari di fabbricazione industriale, santa la suora che accanto alla lucetta sul comodino suo si illumina come un ex-voto." Trentacinque anni di manicomio per Nicola, e li racconta così, nel suo modo assurdo e fantastico, dove la realtà si mescola alla fantasia producendo inaspettati attimi di lucidità. Per lui, il mondo fuori dall'istituto non è poi così diverso da ciò che gli accade intorno.
Celestini racconta la vita dentro un istituto psichiatrico tra memorie e storie, un viaggio pieno di immaginazione e che si scontra con la concretezza delle paure più difficili da affrontare.