Finale del film Auch Zwerge Haben Klein Angefangen di Werner Herzog del 1970
Spiegazione L'immagine finale, un cammello che, accasciato sulle zampe anteriori, non riesce a tirarsi su né a sdraiarsi, suggerisce l'idea di un'impossibilità tanto alla vita quanto ad una morte consolatrice. Il più piccolo dei nani ne contempla l'agonia rinnovando un risolino meccanico, isterico, alterato da convulsioni e pause. Tocca a lui, testimone fino a quel momento dell'idea per cui «c'è sempre qualcuno più piccolo », trasformare il messaggio in «c'é sempre qualcuno più debole».
Fonte Il cinema di Werner Herzog, Liberoscambio Editrice
Spiegazione L'immagine finale, un cammello che, accasciato sulle zampe anteriori, non riesce a tirarsi su né a sdraiarsi, suggerisce l'idea di un'impossibilità tanto alla vita quanto ad una morte consolatrice. Il più piccolo dei nani ne contempla l'agonia rinnovando un risolino meccanico, isterico, alterato da convulsioni e pause. Tocca a lui, testimone fino a quel momento dell'idea per cui «c'è sempre qualcuno più piccolo », trasformare il messaggio in «c'é sempre qualcuno più debole».
Fonte Il cinema di Werner Herzog, Liberoscambio Editrice